La chirurgia maxillo-facciale è una branca particolare della medicina perchè oltre a cercare di restituire funzioni fondamentali come la masticazione, il deglutire, il respirare che possono essere compromesse da malformazioni, da traumi o da neoformazioni tumorali, deve anche cercare di preservare l'aspetto estetico, quel volto che è lo specchio dell'anima, quel sorriso e quello sguardo che ci permettono di comunicare con il mondo.
E negli ultimi anni l'avvento della Tecnologia 3D ha completamente rivoluzionato la chirurgia maxillo-facciale permettendo un approccio innovativo sia prima dell'intervento con la programmazione di un modello che si avvicini quanto più possibile alla ricostruzione ottimale sia in fase chirurgica con una navigazione tridimensionale che permetta tagli e ricostruzioni millimetriche.
Ci parla di questa rivoluzione il Prof. Claudio Marchetti, Responsabile dell'Unità di Chirurgia Maxillo-Facciale del Policlinico Sant'Orsola Malpighi di Bologna dove la tecnica 3D ha permesso di ottenere risultati straordinari soprattutto nei campi dell'oncologia (dove spesso deve essere asportata una ampia zona del volto e dove oggi è possibile inserire innesti e restituire la fisionomia iniziale) nel campo delle malformazioni, congenite e non, con la modifica di quelle asimmetrie che portano danni funzionali ma anche disagi estetici, e nella traumatologia dove è possibile recuperare la funzionalità riuscendo al contempo a recuperare l'espressività originale di un volto.