Per i chirurghi che operano su un distretto così delicato come il volto, la documentazione iconografica è sempre stata un elemento molto prezioso ed importante.
Per questo motivo la fotografia 3D è sicuramente una delle tecnologie che ha reso possibile attuare il salto di qualità nella impostazione e nella realizzazione dell’atto chirurgico.
L’uso della fotografia 3D, infatti, rende possibile ottenere una superficie tridimensionale che corrisponde alla superficie del volto del paziente da sovrapporsi alla TC ma con le variazioni cromatiche ed estetiche delle fotografie.
Questo tecnica permette di acquisire e di immagazzinare il dato tridimensionale esattamente nel modo in cui il chirurgo lo ha potuto osservare nella realtà e soprattutto, aspetto determinante per questa tipologia di attività chirurgica, con la fotografia 3D si possono eseguire misurazioni antropometriche notevolmente più accurate e più realistiche rispetto a quelle consentite dalle fotografie 2D.
Oggi la tecnologia di acquisizione di immagini 3D, che si è ulteriormente evoluta ed affinata, permette di registrare dati tridimensionali in movimento, rendendo ancora più accurata la creazione di database clinici (4D).
Il nostro gruppo da tempo studia ed utilizza la fotografia 3D, con un particolare interesse rivolto alle sue applicazioni nel campo della comparazione tra le condizioni pre-operatorie ed i risultati post-operatori.